L'Idv: «Per la Team anche il Consiglio di Stato chiede la gara»

TERAMO – La vicenda del socio privato della Teramo Ambiente torna di strettissima attualità dopo la sentenza del Consiglio di Stato, pubblicata oggi, che «ribadisce ancora una volta che le società miste non possono essere affidatarie dirette di servizi in quanto non soddisfano le condizioni a cui è ancorata la deroga al principio della gara». Lo sostengono il capogruppo in consiglio regionale e quello in consiglio comunale dell’Italia dei Valori, Carlo Costantini e Siriano Cordoni, sostenendo che «se deve esserci gara per la ricerca del partner privato vuol dire che il Comune di Teramo e gli amministratori operano nell’illegittimità ma soprattutto che l’amministratore pubblico che accerta l’illegalità degli atti deve intervenire per rimuoverla per non risponderne come e più degli altri amministratori che li hanno adottati». Da qui l’appello a Brucchi a revocare o annullare tutti quegli atti illegali fino a oggi adottati per affidare «nuovi e diversi servizi alla Team o per far nascere nuove società alle quali affidare nuovi servizi diversi da quelli messi a gara o, infine, per prorogare quelli già affidati rispetto ai termini stabiliti dalla gara». Dunque ricorso, per l’Idv, «a regole della concorrenza e del mercato», con l’accortezza di prevedere la tutela e la salvaguardia dell’occupazione. Costantini e Cordoni anticipano che l’Idv formalizzerà in una risoluzione in consiglio comunale «quello che il sindaco Brucchi avrebber dovuto già fare da tempo».